Trattamenti primari di acque reflue

Inquadramento: i trattamenti primari

L’obiettivo dei cosiddetti trattamenti primari di acque reflue è la rimozione della componente più “grossolana” dell’effluente: sabbie, oli e grassi, una parte consistente di solidi sospesi di maggiori dimensioni. Si tratta di una fase di depurazione di solito non auto-conclusiva, che anzi deve ridurre il carico inquinante e facilitare gli interventi successivi.

Di solito si parla di “trattamenti primari” (e poi secondari e terziari) unicamente nel caso di acque reflue municipali, ossia nell’ambito dei depuratori pubblici: in questo caso, le norme europee e nazionali prevedono una sequenza ben chiara di trattamenti e di relative tecnologie a supporto di questi (ciò che non sempre avviene nel caso di reflui industriali).

Ecco una lista dei trattamenti primari principali.

• Dissabbiatura: sono fasi che riguardano, rispettivamente, la rimozione di sostanze pesanti quali sabbie e sassi
• Disoleazione: si tratta della separazione di oli o di idrocarburi sfruttando il loro peso specifico inferiore a quello dell’acqua.
• Grigliatura: un processo per separare sostanze solide quali detriti, rifiuti solidi, schiume e sabbie tramite griglie a bande o maglie. Questo può avvenire con griglie più o meno fini.
• Sedimentazione primaria: si tratta dell’aggregazione delle particelle sospese nei reflui e il loro successivo depositarsi sul fondo del bacino di raccolta.
• Altre tipologie di trattamenti primari: ricadono in questa categorizzazione gli interventi con vasche Imhoff, i degrassatori e i dissabbiatori.