La filtrazione su tela di MITA Water Technologies per il riutilizzo acque
I sistemi di filtrazione di acque industriali sono spesso utilizzati con due obiettivi: il rispetto di normative ambientali europee restrittive e per ottenere un effluente finale di elevata qualità (in termini di riduzione di solidi sospesi, BOD e COD, fosforo, ecc) per un riutilizzo efficace della risorsa idrica nel ciclo produttivo.
Per questi scopi è molto conveniente la filtrazione terziaria su tela, soprattutto con spazi limitati per l’alloggiamento di apparecchiature.
In questo ambito, una delle soluzioni più valide è sicuramente rappresentata dai filtri a tela in fibra libera, sia nella variante a dischi sia in quella a tamburo: l’acqua tratta con la filtrazione di profondità, consentita dalla tela pile, è certamente di qualità superiore rispetto a quella di soluzioni simili di filtrazione terziaria, per un output di circa 5 mg/l di solidi sospesi. Diventa così conveniente anche il recupero delle acque, che verrebbero altrimenti scaricate, permettendo un vantaggio economico notevole per le imprese.
In alcuni processi, è tuttavia necessario un ulteriore finissaggio rispetto alla semplice filtrazione su tela: in questi contesti, i filtri a dischi o a tamburo che utilizzano fibra libera sono efficacemente installati a monte di processi a membrana, ad esempio ad osmosi inversa. Le membrane di questa tecnologia devono infatti essere salvaguardate il più possibile dallo sporcamento e necessitano di riceve un’acqua con un contenuto molto basso di solidi sospesi: proprio i filtri a tela intervengono in questo caso con la loro versatilità nella gestione di carichi elevati di agenti inquinanti in ingresso.
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