Il trattamento che fa bene al territorio e alla sua produttività
Come gestire in modo efficiente e razionale le problematiche sulla gestione dell’acqua? In agricoltura, una delle risposte è subito evidente: il trattamento e il riutilizzo della risorsa blu, impiegata in altri ambiti e spesso sprecata. Alcune tecnologie, quali i filtri a tela a fibra libera, supportano il raggiungimento di questo obiettivo.
Ecco un classico ambito in cui il riutilizzo di acque reflue rappresenta un vantaggio enorme per l’economia e l’ambiente: l’agricoltura.
Dalle alluvioni alle siccità, alcuni eventi atmosferici globali hanno evidenziato negli ultimi anni quanto sia problematica la gestione, il riciclo e lo stoccaggio dell’acqua. In particolare, l’agricoltura è uno dei settori che consuma più acqua dolce al mondo ed è diventata cruciale la protezione di questa risorsa (insieme a una sua gestione razionale, dal punto di vista dell’architettura del paesaggio).
La normativa europea sta fornendo un buon quadro di riferimento per il riutilizzo di acque per scopo irriguo.
È indubbio che il riutilizzo delle acque reflue per l’agricoltura continuerà a crescere nei prossimi anni, con un focus sui criteri per attuarla. E naturalmente, le tecnologie per attuare questo obiettivo già esistono.
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Per il riuso di acqua a scopo irriguo, MITA Water Technologies propone una soluzione a grandissima efficienza: i filtri a tela pile (o “filtri a tela a fibra libera”).
La rimozione di solidi sospesi operati da questo sistema di filtrazione terziaria è di circa 5 mg/l: percentuali che rendono le acque trattate da questa tecnologia utili per un’amplissima gamma di coltivazioni.
È bene precisare che esistono alcune eccezioni: ad esempio, la coltivazione degli ortaggi non è consentita con acque contenenti questi range di solidi sospesi (almeno non secondo la normativa europea corrente). Resta comunque un ambito di applicazione molto vasto e in crescita.
E' uno dei più grandi sistemi di filtrazione terziaria in Europa: si tratta della fornitura MITA per il vasto impianto di depurazione delle acque di Cuma, vicino a Napoli, avente una capacità di trattamento di 1.200.000 abitanti equivalenti. L'obiettivo del progetto era migliorare le performance depurative dell'impianto.
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Efficienza e sostenibilità nel riutilizzo delle acque di processo: è da sempre il focus di uno stabilimento vietnamita di una multinazionale delle bevande, che ora ottimizza il processo grazie ai filtri a tela MITA: performance e consumi elettrici ridotti.
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Il depuratore di Lodi, in funzione dagli anni Ottanta, necessitava di un adeguamento e dell’aggiunta di un sistema di filtrazione terziaria: per quest’ultimo obiettivo, tra il 2015 e il 2017 MITA Water Technologies ha fornito 3 filtri a tela da 28 dischi ciascuno (in due lotti successivi).
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